Le distrofie dei cingoli (limb-girdle muscular dystrophies – LGMDs) costituiscono un gruppo eterogeneo di patologie progressive geneticamente determinate che coinvolgono in maniera primitiva o predominante la muscolatura dei cingoli, sia pelvico che scapolare, i cui sintomi si presentano fra i cinque e i quarant’anni circa di vita, sia nei maschi che nelle femmine.
Nella distrofia dei cingoli vengono raggruppate numerose patologie di diversa origine genetica. Si osservano tipi di trasmissione autosomica dominante (LGMD tipo 1) e recessiva (LGMD tipo 2). Le forme dominanti costituiscono meno del 10% dei casi.
FORME AUTOSOMICHE DOMINANTI
Sigla malattia |
Gene |
Proteina alterata |
LGMD1A MYOT | Cromosoma 5q31 | Miotilina |
LGMD1B LMNA | Cromosoma 1q21 | Lamina A/C |
LGMD1C CAV3 | Cromosoma 3p25 | Caveolina 3 |
LGMD1D DNAJB6 | Cromosoma 7q36 | DNAJB6 |
LGMD1E Non noto | Cromosoma 2q35 | Desmina |
LGMD1F Non noto | Cromosoma 7q32 | Non nota |
LGMD1G Non noto | Cromosoma 4q21 | Non nota |
LGMD1H Non noto | Cromosoma 3q23 | Non nota |
FORME AUTOSOMICHE RECESSIVE
Sigla malattia |
Gene |
Proteina alterata |
LGMD2A CAPN3 | Cromosoma 15q15 | Calpaina 3 |
LGMD2B DYSF | Cromosoma 2p13.2 | Disferlina |
LGMD2C SGCGG | Cromosoma 13q12 | γ-sarcoglicano |
LGMD2D SGCGA | Cromosoma 17q21.33 | α-sarcoglicano |
LGMD2E SGCGB | Cromosoma 4q12 | β-sarcoglicano |
LGMD2F SGCGD | Cromosoma 5q33 | δ-sarcoglicano |
LGMD2G TCAP | Cromosoma 17q12 | Teletonina |
LGMD2H TRIM32 | Cromosoma 9q33.1 | TRIM32 |
LGMD2I FKRP | Cromosoma 19q13.3 | FKRP |
LGMD2J TTN | Cromosoma 2q24 .3 | Titina |
LGMD2K POMT1 | Cromosoma 9q34.1 | O-mannosil transferasi 1 |
LGMD2L ANO5 | Cromosoma 11p13-p12 | Anoctamina |
LGMD2M FKTN | Cromosoma 9q31 | Fukutina |
LGMD2N POMT2 | Cromosoma 14q24 | O-mannosil transferasi 2 |
LGMD2O POMGnt1 | Cromosoma 1p34.1 | Mannose β1,2-N- acetylglucosaminyltransferasi |
LGMD2P DAG1 | Cromosoma 19q13 | Distroglicano |
Rappresentazione delle proteine della fibra muscolare, la freccia rossa indica la calpaina3 (CAPN3)
Nelle forme con eredità autosomica dominante il genitore affetto ha il 50 per cento di rischio di trasmettere la malattia ai figli, indipendentemente dal loro sesso. Per queste forme non esistono portatori che siano del tutto sani, mentre è possibile riscontrare individui con sintomi più lievi. Le forme dominanti (LGMD1A-H, quelle cioè trasmesse da un’alterazione del DNA presente in un solo elemento della coppia di cromosomi) sono di solito più benigne e relativamente rare, rappresentando meno del 10% di tutte le distrofie dei cingoli.
Nelle forme recessive i figli potranno sviluppare la malattia solo se entrambi i genitori sono almeno portatori. Questo rischio è enormemente aumentato in caso di matrimoni tra consanguinei. In tutti questi casi il rischio di avere figli malati è del 25 per cento e quello di avere figli portatori è del 50 per cento per ogni nascita.
La prevalenza dei casi di distrofia muscolare dei cingoli (LGMD) a trasmissione autosomica recessiva e sporadici è stata stimata in 1/150.000- 200.000 con notevole variabilità di prevalenza tra le diverse forme di distrofia dei cingoli in base alle diverse aree geografiche. In Italia ad esempio circa il 35% dei casi di LGMD è una forma clinicamente ed istochimicamente definita di LGMD2A. Solo il 33% dei casi di LGMD2A è associato ad una mutazione definita sul gene della calpaina 3.
Il decorso clinico è caratterizzato da ampia variabilità, con forme gravi a insorgenza precoce e rapida progressione e forme di minore entità che permettono agli individui che ne sono affetti una pressoché normale aspettativa di vita e autonomia motoria.