Barthélémy F, Wein N, Krahn M, Lévy N, Bartoli M.
Mol Med.2011 Sep-Oct;17(9-10):875-82.
Ricerca traslazionale e prospettive terapeutiche nelle disferlinopatie
Le disferlinopatie costituiscono una patologia a trasmissione autosomico recessiva causata da mutazioni nel gene della disferlina (DYSF), che codifica per la proteina disferlina. Mutazioni della DYSF portano a un’ampia gamma di fenotipi muscolari, tra di esse le principali solo la miopatia di Miyoshi (MM) e la distrofia muscolare dei cingoli 2B (LGMD2B), la seconda forma più comune fra le distrofie dei cingoli.
I sintomi generalmente esordiscono alla fine dell’infanzia e, anche se la progressione della malattia è in genere lenta, si giunge comunque nelle fasi avanzate ad una seria compromissione del cammino. La disferlina è una proteina transmembrana di tipo modulare di tipo II, per la quale sono stati identificati numerosi binding partners
Sebbene la funzione della disferlina sia solo parzialmente chiarita, questa grande proteina contiene sette domini per il calcio, giocando un ruolo chiave nella riparazione della membrana muscolare. Sulla base di questa importante funzione, insieme a dettagliate osservazioni cliniche, è stato possibile progettare vari approcci terapeutici per pazienti con disferlinopatia.
Fra essi, sono stati valutati a livello preclinico sia exon-skipping sia strategie di trasferimento del minigene, che rappresentano approcci promettenti per le sperimentazioni cliniche. Questa revisione della letteratura ha lo scopo di riassumere la fisiopatologia delle disferlinopatie e di valutare il potenziale terapeutico per i trattamenti attualmente in sviluppo.